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Antonio Canova, il recupero della lezione ellenica: lo scultore veneto recupera la lezione...
Notizie Milano

Antonio Canova "nobile semplicità e quieta grandezza"

Del 03/12/2012 di Lucia Conti - La grazia immobile di uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo

Antonio Canova è uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo e forse l'ultimo grande scultore italiano di livello europeo, prima della "flessione" ottocentesca.
Noto ai più per la bellezza della statua dedicata a Paolina Borghese o per la grazia ineffabile di opere come "Amore e Psiche" o "Ebe", questo artista straordinario, con la sua eleganza austera, rappresenta un recupero della misura classica dopo gli eccessi della scultura barocca, per quanto, nella prima fase della sua produzione, si ispiri proprio a uno dei massimi esponenti del Barocco, Gian Lorenzo Bernini.

Nato in provincia di Treviso, Canova si forma nell'universo lagunare di Venezia. A ventidue anni si trasferisce in una Roma cosmopolita e stimolante e raggiunge la piena maturità perfezionando uno stile inconfondibile.

La bellezza femminile si esprime nelle sue opere con un'armonia perfettamente levigata, meravigliosamente plastica e lontana da eccessi leziosi.
Complice di questa operazione il marmo bianco, che sotto le sue mani prende vita incarnando, per usare un'espressione di Winckelmann, quella «nobile semplicità e quieta grandezza», tipica della tradizione ellenica.

Allegorie mitologiche e monumenti funebri sono le due grandi categorie in cui si ripartiscono le sculture della sua produzione.
Nel primo caso abbiamo una composizione equilibrata e incentrata sul cosiddetto "momento pregnante", nel secondo quello schema classico a tre piani sovrapposti, tipico dei monumenti funebri, che tuttavia Canova rielabora, introducendo significative variazioni.
La morte, che nel barocco assumeva una connotazione grottesca, torna ad essere "istante cruciale" e quieto "memento" della grandezza in vita.
L'amore si cristallizza nell'attimo e nell'eternità con grazia definitiva. Il "sublime" si allontana dalla concezione "disturbante" propria di Füssli e Cartens e recupera l'equilibrio di Prassitele e Fidia.

Tra i committenti papi, imperatori e sovrani di tutto il mondo.
Da non dimenticare il ruolo fondamentale ricoperto dall'artista, in relazione alla tutela e al recupero del patrimonio artistico nazionale. Dopo la disfatta di Waterloo, infatti, Canova contribuisce a identificare e a riportare in Italia moltissimi capolavori trafugati dall'armata napoleonica.

Categorie: Arte e cultura

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