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Quando il talento supera qualsiasi limite, anche quello estetico: Roberto Bolle docet
Notizie Milano

Bolle conquista la Scala anche come Gobbo

Del 05/03/2013 di Marina Caruso - Roberto Bolle diventa Quasimodo, il campanaro di Notre Dame, e per una volta si sente principe in un corpo deforme

E’ facile riscuotere successo nel mondo dello spettacolo quando si è belli come il sole. La vera sfida, inizia quando bisogna dimostrare talento indipendentemente dall’aspetto fisico e Roberto Bolle, etoile del Teatro alla Scala di Milano dalla stagione 2003/2004 ci è riuscito, come dimostrano i dieci minuti di applausi e l'ovazione del pubblico, al suo debutto nei panni del gobbo Quasimodo in Notre Dame de Paris, nella rivisitazione teatrale del romanzo tragico di Victor Hugo.

Bolle è entrato giovanissimo alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, come interprete del ruolo di Tadzio nel balletto Morte a Venezia. Appena due anni dopo viene nominato Primo Ballerino e da quel momento è protagonista di numerosi balletti classici e contemporanei, spesso ospitato anche all’estero, come alla Royal Albert Hall di Londra, dove il direttore creò appositamente per lui due produzioni: Il lago dei cigni e Romeo e Giulietta.
Ha danzato nel 2002 a Buckingham Palace al cospetto della Regina d'Inghilterra, davanti a Giovanni Paolo II, sul sagrato di Piazza San Pietro e alla cerimonia di apertura, trasmessa in mondovisione, dei Giochi Olimpici Invernali di Torino del 2006.

Il ballerino di Casale Monferrato, da sempre abituato a ruoli da eroe o principe, ha fortemente voluto interpretare Quasimodo, per avere la possibilità di confrontarsi con un personaggio diverso. Ha dovuto ricorrere al trucco per imbruttirsi e lavorare sulla sua postura, per creare l’idea di una gobba pronunciata, registrando lo stesso il tutto esaurito in sala, dove tra gli altri, ammirava lo spettacolo estasiata seduta in platea anche Carla Fracci.

Categorie: Teatro

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