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Brian Epstein, l'uomo che inventò i Beatles
Del 20/03/2013 di Angela Fiore - Il quinto Beatle, responsabile del più grande successo di tutti i tempi

Ci sono eventi che cambiano la vita di milioni di persone e che incidono in modo marcato sulle generazioni future. Solitamente si fanno coincidere questi punti di svolta con grandi eventi storici, guerre, rivolgimenti politici o scoperte scientifiche, tuttavia capita, per quanto raramente, che a cambiare il corso della storia siano fenomeni che hanno a che fare con l'arte e la cultura: questo genere di fenomeni incide sul modo di sentire e di pensare collettivo, tracciando una linea di demarcazione netta fra prima e dopo.
Se il successo dei Beatles è senza dubbio un evento fondamentale nella storia culturale del mondo occidentale, Brian Epstein - la cui autobiografia Una Cantina Piena di Rumore è appena stata pubblicata in Italia da Arcana - può essere definito l'artefice di questa svolta epocale, che non è ancora stata eguagliata da alcun altro fenomeno artistico o di costume.
La sua capacità di intravedere il potenziale eccezionale di uno dei tantissimi gruppi beat che si affacciavano sulla scena londinese degli anni 60, lo portò a trasformare i quattro ragazzi trasandati che fumavano e imprecavano sul palco del Cavern Club nella più grande rivelazione pop di tutti i tempi. Al senso dello stile di Epstein si devono alcuni tratti caratteristici dei Beatles, dall'abbigliamento elegante e formale al caratteristico inchino a fine performance, ma soprattutto a lui si deve il loro primo contratto discografico, che diede il via alla carriera inarrestabile del quartetto di Liverpool.