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Beppe Fenoglio
Notizie Milano

Il partigiano Fenoglio

Del 05/04/2012 di Andrea L. Casiraghi - Beppe Fenoglio e la letteratura del partigiano tra realismo e storia.

Nel contemplare l’instancabile lavoro dei miei colleghi nel redarre articoli di genere, ho deciso di aprire con questa rubrica un percorso dedicato agli autori del nostro tempo; gli scrittori che hanno segnato la storia di una parte della letteratura contemporanea. Uomini e donne che hanno raccontato in modo personale momenti della Storia, scrivendo di realtà che oggi sembrano lontanissime, ma che si fondono nell’insieme delle nostre culture, costruendo lo scheletro della coscienza nazionale.

Beppe Fenoglio è stato sostanzialmente tre cose: uno scrittore, un partigiano e un piemontese. Nella sua vita questi fattori hanno segnato inesorabilmente il suo percorso umano e letterario.
Il profondo legame con il proprio territorio è un segno chiaro e indelebile nelle sue opere, nelle fotografie che dalla sua letteratura emergono chiare al lettore, raccontando con consapevolezza di luoghi visti, vissuti e profondamente amati.

Il territorio nella vita di Fenoglio ha rappresentato un percorso di libertà, una ricerca spasmodica di indipendenza, di lotta contro l’oppressione del dominante. Proprio questo senso ultimo dell’immolarsi per un bene comune, legato inesorabilmente al destino delle genti di una porzione d’Italia, ha influenzato lo scrittore nella vita del partigiano.
Emerge quindi che questi fattori sono il fondamento principale della sua letteratura, accompagnando l’uomo in una crescita emotiva e letteraria.

Stile secco, vivo, fotografico, legato alle influenze del neorealismo, Fenoglio ha costruito racconti sulla base di esperienze realmente vissute. Storie di territori contesi nelle difficoltà della guerra, dello sbandamento dei soldati, delle disillusioni politiche, dei compagni morti.

La fatica dei giorni, il fango, i paesi contadini, le nebbie nelle radure umiliate dal sangue dei caduti, sono fotografie agresti, dure, di spessore umano, letterario e storico.

Le langhe, Alba, Mango, Murazzano, Carrù, per citarne alcuni, diventano altresì luoghi della memoria dove intuire il confine tra letteratura e storia, tra racconto e realtà.

Gran parte delle opere dello scrittore sono postume, il successo di Fenoglio arriva principalmente dopo la sua morte, per malattia, e oggi rappresenta un punto fermo nella letteratura del dopoguerra. I ventitré giorni della città di Alba, Il partigiano Johnny, Primavera di bellezza, Appunti partigiani, Una questione privata, sono solo alcune delle opere pubblicate, da Einaudi, nelle quali è rintracciabile il rilevante percorso umano di Fenoglio.

Scriveva così: “Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano

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