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La crisi ha colpito anche l'arte contemporanea e il sistema che ruota intorno ad essa
Notizie Milano

L’arte nel silenzio

Del 04/04/2012 di Redazione Milanolocali.it - La crisi ha colpito tutti i settori, anche quello dell’arte e del suo mercato.

La crisi che ci sta travolgendo non ha risparmiato nessuno e nella sua cavalcata verso chissà quale confine ha trascinato con sé anche quelle sfere che pensavo fossero inattaccabili poiché pure e senza sgomento, come l’Arte e la creatività in tutte le sue forme.
Vorrei concentrarmi sulla forma d’arte a me più vicina ovvero l’arte contemporanea che sembra essere caduta in un oblio angosciante insieme al sistema che gravita intorno ad essa.
L’arte e la storia hanno camminato sempre una di fianco all’altra influenzandosi a vicenda e permettendo all’uomo di capire sé stesso e il suo tempo. L’arte è stata profetica, talvolta salvifica, ha un potere mistico ed è per questo che molti sentono il bisogno di farne esperienza.
Ma oggi dov’è l’arte?Dove sono gli artisti? Nessuno li cerca più o sono loro che si sono fatti trovare altrove? Perchè non ci sono più mostre di spessore o semplicemente iniziative che investono sull’arte e i giovani?
Neppure la mostra di Marina Abramovic, fino a giugno al PAC (Museo di arte contemporanea i Milano) ha fatto il giusto rumore per svegliare le masse da questo sonno creativo.

Tra poco più di due settimane c’è un appuntamento importante per l’arte contemporanea nazionale: dal 12 al 15 aprile apre la 17° edizione di MiArt, la fiera di arte moderna e contemporanea di Milano. Nessuno ne parla e nessuno attende uno degli appuntamenti più importanti per il mondo dell’arte visiva.

La fiera sarà nel padiglione 3 di Fiera Milano City, più piccolo rispetto agli altri anni perché saranno presenti 95 gallerie di cui solamente una decina straniere. Sono d’accordo con lo sviluppo del made in Italy ma è importante e costruttivo anche il confronto internazionale. Non vi so dire il motivo…forse per la cattiva reputazione che ha il nostro Paese , forse per il costo esorbitante degli stand, forse per una scelta stilistica del direttore, Frank Boehm, architetto e consulente per la Deutsche Bank Collection Italy…un nome nuovo nel mondo dell’arte e con un curriculum vitae come curatore abbastanza scarno per essere al vertice di una fiera così importante per le nuove tendenze e per il mercato dell’arte…riflettiamo un po’ anche su questo. Confido comunque nel nuovo.

Categorie: Arte e cultura

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