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Le due anime di Pino Ninfa
Del 01/05/2013 di Lucia Conti - Impegno sociale e suggestioni jazz
Pino Ninfa si muove tra interessi che vanno dalla musica all'impegno sociale e costruisce su queste premesse la sua carriera di fotografo internazionale.
In collaborazione con il comune di Monaco di Baviera documenta "Whon Forum", teso al recupero delle persone socialmente disagiate. Con "Fotografia e psichiatria" si fa testimone della complessa realtà del disturbo mentale. Con Emergency realizza un reportage sull'ospedaele di Battambang, in Cambogia, in Senegal collabora con lo scultore Ndary Lo e a Nairobi partecipa ad un'iniziativa tesa al recupero dei bambini di strada, in collaborazione con l'associazione Amani.
Oltre ad avere una spiccata sensibilità sociale, Pino Ninfa è anche un cultore di musica jazz e in questa veste è scelto da Canon Italia per immortalare la musica jazz nel nostro Paese. Nel corso degli anni diventa il fotografo ufficiale di molti festival di genere in tutta la penisola e realizza inoltre per la Porsche un reportage chiamato "Come un racconto chiamato jazz", viaggiando per 5000 chilometri sulla scia della musica, da New Orleans a New York.
Nel 1998 è il fotografo ufficiale dell'Heineken Jammin Festival e segue i più importanti eventi musicali del Paese per conto di Heineken Italia.
Partecipa inoltre a diversi progetti multimediali di musica e fotografia, spesso in collaborazione con importanti artisti jazz (Paolo Fresu, Gavino Murgia e Luciano Biondini, per esempio), e pubblica sulle più importanti testate italiane, da La Repubblica al Corriere della sera, nonchè sulle più importanti riviste "di settore".