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Manuel Vàzquez Montalbàn e la sua verità
Del 18/02/2013 di Angela Fiore - La politica, la prigione e la letteratura: vita e passioni di Montalbàn

Da un attivista, che sotto il regime totalitario di Franco ha conosciuto la reclusione e la tortura, ci si aspetterebbe in teoria scritti a carattere "politico" in senso tradizionale o, al massimo, romanzi "seri", che esplorino le radici dei mail della società, come nella tradizione russa.
Montalbàn, che pure ha pagato in prima persona le conseguenze della sua avversione al franchismo, ha contribuito enormemente alla presa di coscienza della situazione politica spagnola con una saga di libri gialli.
Le avventure del detective Pepe Carvalho - l'ultima delle quali, intitolata La Bella di Buenos Aires, è stata pubblicata solo a dieci anni dalla sua morte - raccontano le contraddizioni della Spagna democratica in modo accessibile, con un linguaggio secco e privo di fronzoli e soprattutto con un estro narrativo che raggiunge un pubblico enorme, estendendosi ben oltre la tiratura delle riviste politiche, dei pamphlet e della letteratura "impegnata".
Gli eventi narrati nei romanzi della serie di Carvalho, non si discostano molto dalla quotidianità della società spagnola, sul cui passaggio alla democrazia Montalbàn, ha sempre avuto notevoli riserve, considerandolo non una rottura con il regime, ma un travestimento che lasciava il potere nelle stesse mani, ma con una veste socialmente più accettabile. Proprio in virtù di questo convincimento, il politicamente corretto e le verità comunemente accettate non hanno mai trovato posto nella sua scrittura.