Milano ricorda il Signor G

Il Comune di Milano, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, ha deciso di promuovere una rassegna lunga un mese dedicata a Giorgio Gaber, cantautore milanese scomparso 10 anni fa, affettuosamente chiamato il Signor G dai suoi estimatori, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, la Camera di Commercio e la Fondazione a lui intitolata.

Dal 21 Febbraio al 23 marzo, si susseguiranno una serie di appuntamenti che vedranno coinvolti personaggi noti e teatri prestigiose della città meneghina: il primo sarà al Tieffe Teatro dove, l’attrice Maria Laura Baccarini, accompagnata dal violinista Régis Huby, darà un’interpretazione molto intima e sentita a testi gaberiani fra i meno conosciuti al grande pubblico.

Dall’8 Marzo sarà possibile intraprendere un viaggio all’interno del percorso artistico di Gaber dagli inizi della sua carriera, attraverso fotografie, testi, recensioni ed interviste, messe in mostra alle Officine Creative Ansaldo, in una personale intitolata “Qualcuno era… Giorgio Gaber”.

Al Piccolo Teatro Studio, il 12 Marzo sarà in scena il teatro-canzone di Gaber e Brel, con una presentazione audio-visiva realizzata in collaborazione con Institute Francais Milano, il 13 marzo, invece, il singolare spettacolo di Andrea Scanzi “Gaber se fosse Gaber”, con 90 minuti di immagini e filmati spesso inediti, e il 14 marzo “Com’è bella la città”, testo per voce e chitarra di Alessandra Scotti, racconterà le imprese-simbolo nel mondo della grande Milano, sottolineando lo stretto legame di Gaber con la sua città.

Ultimo, ma non meno importante appuntamento, è riservato al 22 e 23 marzo al Piccolo Teatro Strehler, con il duo comico Luca e Paolo, che tornerà eccezionalmente per due repliche straordinarie del loro successo “Non contate su di noi”, creato in collaborazione con la fondazione dedicata al Signor G.

Una grande rilevanza va data all’iniziativa del giornalista Andrea Pedrinelli che nelle scuole medie e superiori di Milano e provincia, terrà delle lezioni-spettacolo dedicate a Gaber, per portare avanti un’opera di avvicinamento (riscontrando grande entusiasmo!) dei giovani ad uno dei primi e più importanti interpreti del rock’n roll italiano.