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Il potenziale inesplorato del merchandising museale: ricerca di una sinergia fra designer ...
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Muse d'Italia al Macef di Milano

Del 31/01/2013 di Angela Fiore - Il merchandising museale: un'area quasi inesplorata e ricca di potenziale

Si sente spesso dire, con più o meno attenzione alle cifre, che i soli gift shop di musei, come il Louvre di Parigi o la Tate Modern di Londra, registrano annualmente incassi più alti, dell'intero fatturato degli Uffizi o della Galleria Borghese. Che le proporzioni siano o meno esatte, è un fatto che le potenzialità del patrimonio museale italiano non siano, sfruttate al meglio e non creino lavoro e benessere tanto quanto potrebbero.

Su questi temi si è concentrata la mostra Muse d'Italia, presso il padiglione Creazioni del Macef di Milano 2013 (l'intera manifestazione si è conclusa il 27 gennaio), con lo scopo di spingere il mondo del design, a fornire una risposta pratica a questa lacuna. Il merchandising museale, fino a questo momento, non è stato considerato un settore di rilievo al quale dedicare gli sforzi dei professionisti del design: la sfida consiste nello svilupparne l'enorme potenziale.

Questa mostra, alla sua seconda edizione, ha avuto tutte le caratteristiche di un laboratorio: ha lanciato una sfida ai giovani creativi italiani, incentivandoli a scoprire nuovi modelli di progettazione che mettessero al centro l'arte nella creazione di oggetti a essa collegati. Alla base di questa sfida, c'era la possibilità di portare con sé un ricordo tangibile dell'esperienza museale, sotto forma di un oggetto che abbia un valore estetico di per sé.

Categorie: Design
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