"A nome tuo" in scena al Teatro Pimoff

Chi ha diritto a una morte serena? Solo i malati terminali o chiunque ne abbia il desiderio a prescindere dalla sua condizione di salute?

Questo il problema che si trova a dover affrontare Miele, pseudonimo di una ragazza dalla doppia vita. Si finge ricercatrice universitaria, ma in realtà aiuta a morire le persone gravemente malate che vogliono mettere fine alle loro sofferenze.

Ma l'incontro con l'ingegner Grimaldi, colpito da depressione, rimette in gioco tutte le sue convinzioni.

L'opera tratta dal romanzo "A nome tuo" di Mauro Covacich, a cui si è ispirato anche il film "Miele" di Valeria Golino, ha saputo coinvolgere subito il pubblico del Teatro PimOff accorso per la prima dell'11 gennaio.

Sul palco Cinzia Spanò, bravissima nel ruolo di Miele, e Ruggero Dondi capace di intepretare una persona afflitta dalla depressione che non per questo ha perso la sua ironia. Non è l'eutanasia l'unica protagonista, ma anche le vite di questi due personaggi che si affrontano e si confrontano cercando di comprendersi e di conoscersi.

"A nome tuo" diretto da Roberto Recchia rimarrà al PimOff fino a lunedì 13 gennaio.