Arriva il grammofono bluetooth

L'eterna lotta fra classico e moderno, fra tecnologia e fascino del vintage, fra pionieri e misoneisti si combatte (anche) a colpi di design dalle auto ai salotti, dai luoghi di lavoro agli impianti audio.

Periodicamente qualcuno prova a conciliare i due estremi opposti, con risultati alterni, a volte interessanti a volte trascurabili. Quello di Gramovox è un esperimento se non altro originale e dall'estetica accattivante, che ha la potenzialità di infastidire tanto i veri amanti del vintage e dell'audio analogico quanto lo zoccolo duro dei "geeks" continuamente a caccia di nuovi gadget.

La definizione di "grammofono bluetooth" fa sorridere e ha un sottotesto di ossimorica provocazione, di fantastico connubio fra passato e futuro. La realtà, come sempre, è più prosaica ma non necessariamente da buttare via: si tratta di un altoparlante bluetooth dalla forma buffa, ispirata ai grammofoni Magnavox degli anni '20. Anche le prestazioni aspirano a evocare il suono caldo e "graffiato" dei vecchi grammofoni (il che, in effetti, non è difficile con qualunque auricolare bluetooth di qualita media): la chiave è eliminare tutte le frequenze troppo alte e quelle troppo basse e spingere fuori solo le medie. Un oggetto di design dalla forma indubbiamente accattivante, destinato a chiunque non sia un intenditore e un amatore dell'hi-fi.

Come molti prodotti di design che nascono da piccoli studi invece che da grandi aziende, Gramovox si trova oggi su Kickstarter, anche se non sembra, momentaneamente, aver conquistato l'appoggio di abbastanza potenziali acquirenti da dare inizio alla produzione.