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Let There Be Love: dialogo di due cuori emarginati
Del 17/12/2013 di Marina Caruso - Occhi lucidi e amaro in gola per l’ultima messa in scena della regista Ana Shametaj.
Dal 17 al 22 Dicembre lo spettacolo teatrale Let There Be Love di Kwame Kwei-Armah e diretto dalla giovane regista Ana Shametaj, catapulterà il pubblico del Teatro della Cooperativa di Milano in una malinconica e multietnica Londra, cornice di una toccante storia, tanto realistica quanto commovente.
E’ il racconto di due “ultimi” della società, un’emigrata polacca e un malato terminale desideroso di solitudine, uniti da una stessa scelta drammatica: la volontà di mettere fine alle proprie disperate vite, come ricerca di un tanto atteso riscatto identitario.
Verranno indagati temi gravi e struggenti quali: l’eutanasia, il bisogno di affermazione di ogni individuo e il senso di colpa che si portano dentro i figli a causa di padri inadempienti.
Gli attori scelti per interpretare i protagonisti, sono loro stessi degli emigranti o figli di stranieri, voluti dalla regista per calarsi meglio nel ruolo del diverso, del non voluto.
Ana Shametaj a sua volta appartiene a queste categorie, per questo è tanto motivata nel voler portare in scena questa rappresentazione teatrale ispirata soprattutto dalle sue esperienze di vita.
La pièce prende il titolo dalla canzone di Nat King Cole, di cui l’autore Kwei-Armah ed il personaggio protagonista sono grandi amatori e le musiche scelte spaziano fra generi così diversi fra loro per sottolineare il multiculturalismo così caro all’intera vicenda.