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Pazzo per scelta: l’Enrico IV al Litta
Del 21/01/2014 di Marina Caruso - Il regista Alberto Oliva indaga l’universo pirandelliano mettendo in scena le disgrazie e i dolori di “Enrico IV”.
A Teatro Litta il giovane regista Alberto Oliva porta in scena “Enrico IV”, dramma di Pirandello, dal 21 Gennaio fino al 16 Febbraio, in prima nazionale.
Uno spettacolo che fa parte di un itinerario concettuale in cui Oliva decide di fare rivivere, attraverso l’attore piacentino Mino Manni, i protagonisti dei grandi capolavori degli autori teatrali di maggior rilievo.
Così , dopo quelli di Goldoni e Shakespeare, anche con il personaggio di Luigi Pirandello vengono affrontati temi complessi e borderline, come l’emarginazione, la perdita del senno, l’allontanamento volontario da una società nella quale non ci si riconosce e che anzi ci reca disagio, quasi imbarazzo.
Il protagonista, emblema della nobiltà del Novecento, a causa di una caduta che gli fa battere violentemente la testa, ha difficoltà a riconoscere ciò che è reale da cosa non lo è, e comincia a trascorrere i propri giorni passivamente, isolandosi sempre più e smettendo di vivere.
Attraverso questa sua sofferenza compie un viaggio alla ricerca di sé stesso ( e allo stesso tempo il pubblico compie lo stesso viaggio nella sua testa), in una spirale sempre più confusa su ciò che è inganno ed illusione, finché, una volta guarito, decide di sua volontà di vivere distaccato dal mondo, di fingere di essere pazzo, indossando una maschera per tenere le distanze da un realtà troppo dolorosa per essere affrontata.