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Recensione di "Agrodolce" con Claudio Batta
Del 18/01/2014 di Ivan Filannino - Il pubblico del Teatro della Cooperativa risponde con entusiasmo alle battute del comico.
L'enigmista Capocenere di Zelig appartiene ormai al passato, ma Claudio Batta non ha perso la sua capacità di far ridere il pubblico, anzi molto probabilmente è anche aumentata rispetto al periodo dei tormentoni in tv.
Il suo spettacolo "Agrodolce", in scena al Teatro della Cooperativa fino al 19 gennaio, è, infatti, un crescendo di risate con protagonista uno degli argomenti più cari agli italiani: il cibo.
Claudio Batta con grande ironia tocca i temi più svariati, dalla cucina etnica alla filosofia vegana, dalle truffe legate al cibo al modo di fare la spesa nei supermercati per poi chiudere con i fast food. Argomenti anche seri, perché l'obesità infantile è un problema così come l'intromissione delle cosche mafiose nella produzione di cibo, ma l'attore riesce a lanciare la sua denuncia attraverso la comicità.
Novanta minuti da solo sul palco senza mai perdere il ritmo, trascinato da un pubblico caloroso e numeroso che non ha lasciato nessuna battuta senza una rumorosa risata. Applausi che vanno senz'altro divisi con Riccardo Piferi, autore e regista dello spettacolo.