Roberto Gervaso: l'arte di punzecchiare con stile

A giudicare dalle passate frequentazioni (era uno degli esponenti di punta della Loggia P2) e dall'attitudine a dir poco abrasiva, stupisce che il nome di Roberto Gervaso non abbia sollevato, nel corso degli ultimi trenta anni, il polverone causato da molti personaggi di spicco della vita politica e culturale nella sua stessa posizione.

A non renderlo mai completamente inviso alla critica e al pubblico concorrono, senza dubbio, la sua indiscutibile competenza di giornalista e la sua pressoché infinita produzione di aforismi brillanti e quasi wildiani ("Chi è sempre sé stesso, o è un uomo di carattere o è un uomo senza fantasia").

Da diversi anni compare sugli schermi principalmente nel ruolo di opinionista ed è forse l'unico ospite dei salotti televisivi per il quale non risulti usato a sproposito l'epiteto di "tuttologo". Nel suo ultimo libro Lo Stivale Zoppo ha tracciato una originale storia d'Italia, sorprendentemente completa, dal fascismo a oggi, nel consueto stile pungente, che non risparmia stoccate a nessuno e sferza sarcasticamente ogni schieramento politico.

La capacità di Gervaso di mantenere vivo l'interesse facendo appello alla parte più bellicosa della natura umana nei suoi lettori è una componente non piccola del suo straordinario successo come divulgatore, attestato da oltre quaranta libri tradotti in tutto il mondo