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Slater Airport Lounge: chiusi nel nostro guscio
Del 28/08/2013 di Angela Fiore - Un vero e proprio guscio, pensato per garantire privacy e riposo nelle lounge degli aeroporti
Le attese in aeroporto sono invariabilmente un'esperienza di violazione della privacy: a tutti è capitato di sedere in una sala d'attesa affollata, sfogliando un giornale (o un palmare o semplicemente un libro) per poi scoprire che un vicino curioso ne spia il contenuto alle nostre spalle. Per non parlare, poi, della difficoltà di riposare in un ambiente chiassoso e affollato.
Per venire incontro a questo tipo di necessità, il designer messicano Uriel Serrano ha progettato lo Slater (da Slater Bug, ovvero quello che da noi è conosciuto come porcellino di terra o "verme palla"): una via di mezzo fra un guscio e una capotte, che garantisce all'utilizzatore intervalli preziosi di privacy e riposo.
Per quanto l'immagine di un'intera sala d'aspetto popolata di grosse lumache, ognuna chiusa nel suo mondo e terrorizzata dall'interazione umana, sia per certi versi abbastanza inquietante, è innegabile che ci sia un certo piacere nel potersi isolare in un "cocoon" mentre intorno a noi si accavallano movimenti e rumori.
Ogni guscio contiene un collegamento wireless a internet, prese elettriche, un lucchetto per i bagagli e una sveglia, in modo da poter "rubare" qualche ora di sonno nel corso di una lunga attesa essendo sicuri di non rischiare di perdere il proprio volo.