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Slitta l'apertura di Eataly
Del 10/10/2013 di Lucia Conti - L'apertura dello showroom della ristorazione slitta al 2014.
Doveva aprire a novembre in piazza XXV aprile Eataly, lo showroom del gusto di Oscar Farinetti, "globetrotter" cinquantanovenne e patron del marchio.
La ragione di questo ritardo sembra essere banalmente burocratica e si collega alla necessità di ottenere una serie di permessi necessari al lancio del progetto, cosa non sempre rapida e semplicissima nel nostro Paese.
Luogo dello showroom sarà l'ex teatro Smeraldo, restaurato con una spesa di circa un milione e 240 mila euro, e lo spazio interno sarà ripartito in modo da indirizzare subito e fisicamente i clienti verso l'angolo più adatto alle loro esigenze, sia economiche che gastronomiche.
Eataly ha già sedi a Tokyo e a New York e Farinetti ha più volte dichiarato di credere moltissimo nella "sfida milanese" e di trovarsi in perfetta sintonia con una città che, per usare le sue parole, "sa rispondere alla dificoltà con fatti concreti".
I neoassunti saranno circa duecento, ma si parla di un'estensione del loro numero fino a cinquecento, e l'intera operazione si pone in ideale controtendenza, anche simbolica e culturale, rispetto alla "colonizzazione" degli antichi marchi che potevano dirsi tipici della città di Milano da parte degli stranieri, com'è avvenuto nel caso della pasticceria Cova in Montenapoleone, rilevata dai francesi di Arnault.