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Una stanza a sud: sopravvivere e convivere
Del 25/11/2013 di Marina Caruso - Tre fuggiaschi si ritrovano a condividere una stanza in un luogo dimenticato da Dio: cosa succederà?
Un luogo indefinito a sud del mondo. Una stanza immersa nella foresta.
Max vi giunge dopo settantaquattro giorni di viaggio e non sa per quanto vi si fermerà, ha bisogno di riposo.
La sensazione di solitudine che provava all’inizio del suo percorso sembra essere svanita.
Ma lui continua comunque a sentirsi diverso anche se sta imparando a tenere a bada il suo lato oscuro, quando all’improvviso giungono nella stanza due nuovi ospiti: Andrew, biologo in spedizione per alcune ricerche, ben felice di rimanere in questi luoghi incontaminati dove può approfondire indisturbato le sue conoscenze, e Danny, fotografo per il World Geographic, rimasto ferito ad una gamba da una caduta da un albero.
In questa convivenza forzata cominciano ad avanzare fastidio ed intolleranza, la tensione nella stanza di fortuna si fa a poco a poco insopportabile, i tre viaggiatori avvertono una sensazione di costrizione e la situazione precipita a causa di Rudy, un rarissimo ragno assassino, catturato dal biologo a tenuto sotto un bicchiere di vetro per essere poi studiato in qualche museo di Vienna.
Una storia di destini che si intrecciano, di anime che si legano, spinte dalla stessa voglia di evadere alla ricerca di una nuova identità andrà in scena a Teatro Libero dal 29 Novembre fino al 9 Dicembre, con il titolo “Una stanza a sud”, del regista Corrado Accordino.
Uno spettacolo che attraverso un linguaggio incisivo e surreale, un attento lavoro di effetti d’acustica e illuminotecnica, e un gioco di relazioni che si complicano alimentando sospetti, fa perdere al pubblico il senso di ciò che è veramente reale, mostrando il mondo, le persone, i rapporti, da altri punti di vista.