Un frate ad Abbey Road

Se si pensa ad Abbey Road la mente va immediatamente ai Beatles che negli studi di quella strada di Londra hanno registrato i loro più grandi successi. Ora, però, anche qualcun altro potrà, nel suo piccolo, associare il suo nome a quella mitica sala di registrazione.

Si tratta di Alessandro Brustenghi, frate francescano nato in Umbria 34 anni fa. La musica è sempre stata la sua passione fin da quando studiava organo e composizione musicale al Conservatorio, ma insieme alla musica è arrivata la vocazione che lo ha spinto a prendere i voti ed entrare in convento nell'Ordine dei Frati Minori.

Ora Fra Alessandro risiede nel Protoconvento della Porziuncola ad Assisi, ma non ha abbandonato la sua prima passione anche grazie all'aiuto dei confratelli che lo hanno sempre incoraggiato a coltivare il dono della sua splendida voce. Così in una delle sue esibizioni in Umbria è stato notato da una cantante che gli ha proposto un provino col suo manager e nel giro di poco tempo è arrivata la firma del contratto con la Decca Records/Universal Music.

Il produttore Mike Hedges, che ha già lavorato con gli U2 e i Cure, ha subito creduto in lui, convinto di aver scoperto il "nuovo tenore italiano" e a fine maggio c'è stata la registrazione di "Voice from Assisi" nei mitici studi di Abbey Road.

L'album è uscito in Italia il 15 ottobre, contiene musica sacra tradizionale e moderna tra cui un brano del compositore Paul Mealor sulle parole di una preghiera di San Francesco e una versione dell'Ave Maria di Schubert.

Fra Alessandro non ha, però, nessuna intenzione di abbandonare il saio per seguire la carriera musicale, continuerà ad accogliere i pellegrini nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli e il ricavato delle vendite di "Voice from Assisi" sarà interamente devoluto all'Ordine dei Frati Minori per finanziare iniziative di beneficienza sparse per il mondo.