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I romanzi di McEwan raccontano la complessità delle vite umane inserite nella Storia
Notizie Milano

Il narratore degli errori umani: Ian McEwan

Del 27/12/2012 di Angela Fiore - McEwan racconta l'inadeguatezza umana alla prova della storia

La capacità di Ian McEwan di esprimersi in modo assolutamente universale, pur conservando caratteristiche inconfondibilmente britanniche, può forse essere ricondotta alle singolari condizioni dei suoi primi anni di vita. Figlio di un militare di carriera scozzese, il giovane Ian, trascorse buona parte dell'infanzia fra l'Asia, il Nord Africa e la Germania, per tornare definitivamente in Inghilterra all'età di dodici anni.

L'attenzione del mondo, come spesso avviene, si è concentrata su di lui dopo che alcuni dei suoi romanzi di maggior successo (in particolare Espiazione e Cortesie per gli Ospiti), sono diventati film di successo. Contrariamente a quanto accade di solito, tuttavia, nel caso di McEwan i termini "genio" e "capolavoro" non sono iperbolici: la sua maestria nell'inserire ritratti ferocemente reali in contesti storici complessi e coerenti lascia costantemente a bocca aperta, come nel caso del suo ultimo romanzo Miele.
Gli affreschi storici nei quali si muovono i personaggi di McEwan, hanno la forza soprannaturale della Storia con la "S" maiuscola, che traccia destini, influenza caratteri e passioni e intreccia strade con svolte spesso violente e imprevedibili.
I protagonisti delle vicende che ci troviamo a seguire non hanno nulla di eroico, anche quando cambiano il corso degli eventi: sono dolorosamente umani, spesso mediocri, inadeguati, inadatti e inconsapevoli. E naturalmente, proprio come nella vita, non ci sono salvataggi inaspettati in extremis: ognuno è artefice del proprio destino, ognuno fa i conti con i propri errori.

McEwan si unisce alla schiera di intellettuali e artisti che abbracciano una visione del mondo tollerante, liberale, razionalista e laica e si è espresso in più occasioni contro ogni forma di estremismo religioso.

Categorie: Scrittori

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