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Cees Nooteboom, come un Kerouac sull'acqua
Del 27/07/2013 di Angela Fiore - Cees Nooteboom è costantemente in viaggio fra fra i continenti e fra gli stili letterari

Come il suo ultimo libro Lettere a Poseidon, Cees Nooteboom è saturo di ispirazioni "acquatiche" e classiche. Il mare, che è da sempre considerato un simbolo naturale del concetto di viaggio, è entrato nella sua vita quando, poco più che adolescente, Nooteboom si è imbarcato come mozzo su una nave diretta in Sud America, mosso esclusivamente dalla curiosità di conoscere. La cultura classica lo aveva appassionato ancora prima, nel corso degli studi, compiuti in collegi religiosi.
Più volte candidato al premio Nobel, Cees Nooteboom è l'esponente più rilevante della letteratura olandese contemporanea e certamente il più noto e il più tradotto oltre i confini del paese d'origine.
La definizione di viaggiatore è senz'altro quella che lo descrive meglio: Nooteboom viaggia e ha viaggiato molto in senso geografico, naturalmente, ma anche - o forse soprattutto - in senso letterario. Il suo percorso, in questo senso, è stato un itinerario gioioso fra una molteplicità di stili, come se una sola forma espressiva non fosse sufficiente a racchiudere la totalità esplosiva dell'ispirazione. Romanzi e poesie, saggi e letteratura di viaggio compongono la variegata produzione di questo scrittore giramondo, che non a caso conta fra le proprie influenze principali il Kerouac di Sulla Strada.