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Ha raccontato l'adolescenza dei quarantenni di oggi
Notizie Milano

Enrico Brizzi: in principio era Jack Frusciante

Del 14/08/2013 di Angela Fiore - Non è facile sopravvivere a un esordio di grande successo

Non è facile essere uno scrittore generazionale. O meglio, non è facile sopravvivere all'essere stato uno scrittore generazionale. Sono passati 19 anni, 11 libri, svariate raccolte di racconti, esperimenti musicali e collaborazioni di ogni genere eppure, ancora oggi, non c'è articolo su Enrico Brizzi (compreso questo) che non contenga la frase "l'autore di Jack Frusciante è uscito dal gruppo". Gli "intellettuali", quelli che di qualunque scrittore/musicista/band preferiscono sempre il lato b perché meno commerciale, arrivano a citare Bastogne (1996).

L'impressione è che Brizzi, che pure è un bravo scrittore, sia riuscito una sola volta nell'impresa di immortalare in modo pressoché perfetto lo spirito di una generazione, di catturare quell'entità sfuggente che va sotto il nome di adolescenza e che spinge milioni di liceali a divorare gli scritti di Salinger anche se non hanno mai visto un'anatra in un parco cittadino, men che meno a New York. L'adolescenza è un'etichetta pesante da abbandonare e, come spesso accade, il ragazzo prodigio smette di essere interessante quando diventa un adulto normale.

Brizzi non sembra far caso alle proprie fortune letterarie: fra un romanzo e l'altro (il più recente, uscito a luglio, è O La Va o La Spacca) percorre l'Italia a piedi raccontando storie a viaggiatori curiosi e fonda case editrici indipendenti.

Categorie: Scrittori

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