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Ian Rankin, giallista per caso
Del 16/07/2013 di Angela Fiore - Senza avere deciso di scrivere gialli, Ian Rankin ha dato vita a uno dei personaggi più amati del genere
Quando pubblicò i primi romanzi Cerchi e Croci e Hide and Seek, Ian Rankin non aveva intenzione di scrivere gialli o, più precisamente, non aveva intenzione di diventare uno scrittore di gialli. Come spesso accade, tuttavia, la sua prima creatura, l'ispettore John Rebus, cominciò ben presto a vivere di vita propria, determinando in modo netto la carriera del proprio autore.
Quello che ha reso memorabile il personaggio di John Rebus, collocandolo fra i nomi dei detective più amati dal pubblico, è lo spessore umano, raccontato anche attraverso i vizi e le idiosincrasie, e soprattutto il contesto vivo e reale nel quale le storie si inseriscono. Edimburgo, così come la racconta Rankin, non è uno sfondo o un pretesto letterario: è la città che lo scrittore conosce, è viva e si evolve, romanzo dopo romanzo.
L'identità scozzese con le sue contraddizioni, il clima impossibile che penetra nei caratteri degli abitanti, fanno parte della formazione di Rankin - che pure ha vissuto alcuni anni a Londra e nelle campagne francesi. La figura centrale dei romanzi di Rankin è tipicamente scozzese: un uomo ruvido ma paterno, gran bevitore e fumatore, ma dotato di un senso della giustizia limpido e incrollabile. L'ispettore John Rebus è di nuovo nelle librerie con Corpi nella nebbia.
Il carattere nazionale, così come il genere giallo, sono gli elementi costituenti del successo di Ian Ranking e, curiosamente, sono entrambi quasi involontari.