Amore

Amore

Un'antologia di scene erotiche tratte dai romanzi di Isabel Allende

Amore

Isabel Allende è una brava scrittrice ed è anche, inevitabilmente, un "prodotto letterario" con un target abbastanza rigidamente definito e dei tratti di giudizio sociale applicati a questo target in modo piuttosto netto. La presenza di libri di Isabel Allende sugli scaffali di una liceale indica un temperamento sensibile e romantico. La presenza degli stessi libri (soprattutto se sono i più recenti), nella biblioteca personale di una donna adulta indica una situazione sentimentale probabilmente disastrosa, gusti musicali superati e una sicura sovrabbondanza di gonne a fiori e mobili etnici. Pubblico maschile: non pervenuto.

Con un target così ben definito era prevedibile che prima o poi un editore con una buona comprensione dello Zeitgeist (e in questo caso, neanche a farlo apposta, si tratta dei tedeschi Jürgen Dormagen e Corinna Santacruz) si rendesse conto che quel genere di pubblico adulto ha dimostrato, negli ultimi anni, un marcato interesse per la letteratura erotica e una certa propensione a spendere per tutto ciò che possa far convivere un certo titillamento della libido con l'illusione di aver acquistato della letteratura.

Il risultato è Amore: una galleria delle scene erotiche tratte dalla produzione letteraria della Allende, suddivise per categorie e introdotte da simpatici aneddoti personali e letterari che hanno lo scopo di contestualizzare gli estratti e di dare un senso alla pubblicazione di un'antologia nata con l'intento evidente di cavalcare un'onda. Il fattore discriminante, rispetto a tante pubblicazioni recenti in questo settore, è che la Allende sa scrivere. Il risultato è una collezione di episodi ben scritti e un'operazione editoriale francamente dimenticabile.

Il tocco di classe è nella prefazione, nella quale l'autrice ci informa che vorrebbe scrivere un romanzo erotico, ma che preferisce posporre questa fatica a un futuro prossimo successivo alla morte della madre, allo scopo di non darle un dispiacere. Menzione d'onore per l'originalità del lancio di scritti inediti.