El Especialista de Barcelona

El Especialista de Barcelona

Il nuovo, dirompente libro di Aldo Busi

El Especialista de Barcelona

Aldo Busi, nel pieno della forma e del vigore, sforna come se niente fosse un libro definitivo, imperdibile e travolgente. La saggezza dell'età e lo sguardo disincantato (ma non cinico) sulle tante mancanze della razza umana non suonano, nella lingua di Aldo Busi, come la predica pedante del vecchio maestro: il lettore si trova circondato, da ogni lato, da un fiume in piena, scintillante e spumeggiante. Busi si crogiola sfacciatamente nel puro piacere della parola, così che da ogni sillaba trasuda un godimento estetico talmente gioioso da controbilanciare la più amara delle riflessioni.

Il solo fatto che un libro sia scritto così bene dovrebbe bastare a renderlo indispensabile, ma nel caso di questo romanzo il contenuto non è secondo alla forma.
È un libro di dialoghi: la voce narrante dialoga con il lettore, con una foglia di platano che sovrasta una sedia di ferro all'inizio della Rambla e, naturalmente, con l'Especialista del titolo. La galleria di personaggi mostruosi e violentemente umani che ne emerge si allunga sul filo della memoria. Proprio questo è il cuore  dell'intera narrazione: la memoria. La tensione dialettica fra ricordo e oblìo, fra il desiderio di armarsi per il futuro e la tentazione di rinunciare al passato.

Il testamento spirituale lasciato in eredità alle nuove generazioni – nelle quali l'autore non ripone alcuna fiducia – è espresso con semplicità nelle prime pagine: la sola arma vincente che possa portare alla rivoluzione è la cultura. Tutte le volte che si disprezza la cultura a favore degli status symbol del consumismo postmoderno ci si autocondanna ad essere schiavi.