Gli Anni della Peste

Gli Anni della Peste

Il nuovo romanzo-verità di Fabrizio Gatti

Gli Anni della Peste

Il compito di un giornalista, la sua "missione" - volendo accentuare i connotati morali di questa professione - è informare, a qualunque costo e in qualunque modo, essendo sempre certo delle proprie fonti. Fabrizio Gatti ha un concetto radicale della certezza delle fonti: entra a farne parte in prima persona.

Come già era accaduto con lo sconvolgente Bilal - resoconto della sua esperienza da clandestino attraverso il Sahara - con Gli Anni della Peste Gatti torna a infiltrarsi nelle realtà che decide di raccontare. Questo libro è un viaggio allucinante nella malavita organizzata, che dalle sue sedi storiche e dai contesti strettamente criminali (il traffico di droga, il racket) è passata a colonizzare l'intero Paese.

La mafia e la 'ndrangheta raccontate in questo romanzo-verità si sono impadronite di Milano e non si occupano più solo di gestire traffici clandestini, ma di mettere le mani su appalti pubblici e amministrazioni locali. Le storie di uomini della mala si snodano lungo anni e attraverso luoghi che ci sono familiari e diventano parte del tessuto sociale che ci circonda.

Così avviene che il giovane killer che non ha il coraggio di uccidere, ma che decide di cambiare vita e collaborare, venga tradito dallo Stato, sacrificato in nome di un compromesso che permette alla mafia di prendere posto comodamente nella struttura della società italiana.