Il Seggio Vacante

Il Seggio Vacante

Il primo libro per adulti dell'autrice di Harry Potter

Il Seggio Vacante

Pagford è una cittadina inglese come tante e, naturalmente, sotto una patina di armonia e rispettabilità nasconde un groviglio di vizi, rivalità, violenze e degrado. Il marcio che cova sotto la superficie comincia ad emergere all'improvvisa morte del consigliere comunale Barry Fairbrother, evento che scatena una guerra insospettabilmente feroce, per la successione al seggio vacante (citato nel titolo).

Alla sua prima prova da scrittrice “per adulti”, J. K. Rowling si adopera in modo evidente per distaccarsi da tutto quanto possa ricordare l'universo di Harry Potter, addentrandosi in una realtà cupa fatta di stupri, tossicodipendenze e sentimenti vili e inconfessabili veicolati da abbondante turpiloquio.
L'asso nella manica dell'autrice inglese, che costituisce il maggior punto di forza del romanzo, sta nella capacità di creare un universo popolato da personaggi a tutto tondo, reali, tridimensionali, tratteggiati con estrema cura e per questo interessanti. I caratteri e i vezzi di ognuno, si sviluppano coerentemente con le loro azioni e questo basta a catturare l'interesse del lettore, soprattutto se, come in questo caso, i personaggi interagiscono in una trama intelligente e ben congegnata.

Si avverte, di tanto in tanto, qualche insicurezza nello stile, che porta l'autrice a ricorrere a cliché espressivi che non hanno mai fatto parte della sua scrittura. L'impressione è che J. K. Rowling non si muova ancora perfettamente a proprio agio nella letteratura destinata a un pubblico adulto. Si tratta, in ogni caso, di un peccato veniale a fronte di un ottimo risultato, che si può considerare, per molti versi, un'opera prima.