Il Taccuino d'Oro

Il Taccuino d'Oro

Uno dei libri più rappresentativi della scrittrice recentemente scomparsa

Il Taccuino d'Oro

Il 17 novembre è venuta a mancare Doris Lessing, premio Nobel per la letteratura nel 2007 e icona del pensiero femminista senza essere esclusivamente femminista, icona della sinistra intellettuale senza essere strettamente comunista e soprattutto icona di molti movimenti letterari essendo, principalmente, una straordinaria raccontatrice di storie.

Per ricordare e onorare la sua opera, molte case editrici italiane ripropongono, come spesso avviene in questi casi, i romanzi più significativi della scrittrice (autrice di oltre cinquanta titoli fra fiction e non-fiction). Fra questi, il libro che probabilmente sintetizza al meglio le tante sfaccettature del lavoro di Doris Lessing è Il Taccuino d'Oro, pubblicato per la prima volta nel 1962. La storia di Anna Wulf - scrittrice inglese divorziata che scopre quanto sia difficile vivere da "donna libera" - contiene alcuni dei temi più cari a Doris Lessing. Fortemente autobiografico, il romanzo accompagna le riflessioni di una donna che, in sostanza, desidera prendere per sé quelle libertà che in un uomo nessuno troverebbe fuori dall'ordinario, ma che in una donna sembrano sempre un po' sconvenienti.

Come in un romanzo di formazione, la protagonista si trova di fatto a mettersi in cerca della propria identità e delle molte componenti che la definiscono (fra le altre l'identità politica, quella di genere, quella nazionale) e riporta con cura le complesse e articolate riflessioni che scaturiscono da ogni tappa del suo viaggio umano e intellettuale.