In lilla vien la sera

In lilla vien la sera

È un viaggio di brevi momenti, una scoperta del mondo interiore in prima persona. Guidati dall'intensità di scritti rapidi, dove ogni parola, ogni accapo, ogni pausa e colore sono misurati per essere sufficienti a se stessi. Un rapporto a doppio filo tra natura e anima. L'esplorazione continua ad entrare ed uscire dal corpo a volte calmo a volte frastornato, quasi a unire con un legame invisibile il nascosto dal palese. Polvere e cuore, combattimento e saper stare, le conchiglie raccontano la propria consapevolezza quasi fossero elementi non più inanimati. Pensare? Fermarsi? O lasciarsi andare? Tante domande che contengono risposte, date a se stessi o ad altri, guardando sempre indietro ed avanti insieme, come in una stanza di specchi. Mai contento, mai fermo, sempre alla ricerca. Ci troviamo presi per mano, in una passeggiata nell'intimo fragore di ogni giorno, dove anche il più piccolo dettaglio sa sorprendere, se solo rivelato. Un libro dedicato alla scoperta, non di una persona ma di un mondo, di un universo anzi. Un piccolo universo interiore ed esteriore che contiene tutto: il pianto e la gioia, la forza e la stanchezza, il gusto dell'alba e la fine delicatezza della sera. È ruvido questo libro, ma fluido nel suo svolgimento, attraverso immagini appena delineate oppure cascate e rapide di emozioni. La sicurezza si mescola all'inaspettato, quasi a sorprendere il lettore, ma senza intenzione, solo in modo naturale e senza barriere di sorta. La brevità dice tutto, senza sprechi, senza dilungarsi in un di più, quasi a voler dare ad ogni momento un significato davvero profondo. La bellezza è sempre intensa, mai inutile, mai superficiale, come ogni sentimento vero, che qui viene rappresentato in quarantasette componimenti legati tra loro da una continuità di ricordi mescolati al presente. Va letto e riletto questo turbine elegante e selvaggio di parole. Va consumato a poco a poco o assorbito tutto d'un fiato.