La Civiltà dello Spettacolo

La Civiltà dello Spettacolo

Il nuovo saggio del premio nobel peruviano

La Civiltà dello Spettacolo

Rispetto al suo ultimo saggio, il premio Nobel peruviano Mario Vargas Llosa respinge le accuse di catastrofismo, tuttavia, leggendo La Civiltà dello Spettacolo, è difficile non condividere uno sconforto quasi totale per lo stato nel quale versa la cultura contemporanea.

Con questo libro Vargas Llosa opera contemporaneamente un attacco e una difesa. L'attacco, veemente e controcorrente, ma anche liberatorio e necessario, è contro il degrado di qualsiasi forma di cultura al livello base dell'intrattenimento. Se tutto viene riportato a un minimo comune denominatore di accessibilità elementare - come accade oggi - non è più possibile distinguere la cultura dalla truffa. Se tutto è cultura niente lo è.

La difesa, appassionata e disperata, è rivolta alla cosiddetta cultura "alta", alla celebrazione del bello e del complesso, a quelle manifestazioni dell'ingegno umano che per essere comprese richiedono un coinvolgimento e un impegno intellettuale effettivi, ma che possono portare chi vi si accosta a toccare vette di bellezza sublime inaccessibili per le vie più "facili".

La falsa democrazia che identifica la cultura alta con il classismo ha reso accettabile solo ciò che è basso, elementare, collocato al livello zero della complessità, accessibile da tutti al punto da non costituire una scoperta o una conquista per nessuno.