Ogni Cosa a Suo Tempo

Ogni Cosa a Suo Tempo

Storia della mia vita

Ogni Cosa a Suo Tempo

L'ultimo presidente dell'Unione Sovietica Michail Gorbacëv racconta, in un libro che sfugge alle definizioni di genere, la storia di una nazione, di molti paesi e di alcune particolari vite.

Il risultato è un'opera che resta sospesa fra il memoriale, la letteratura e il saggio storico, attingendo tuttavia a quest'ultimo genere molto meno di quanto non facessero le sue opere precedenti. La spinta alla scrittura di questo libro, come si capisce dalla dedica e dalla premessa, è squisitamente privata: si tratta di reminiscenze e riflessioni emerse dopo la morte dell'adorata moglie Raisa, nel 1999.

Con uno stile sobrio e pacato, che di per sé ha il sapore di un'eredità d'altri tempi, se confrontata alla moda corrente del coinvolgimento diretto e dell'enfasi sentimentale, Michail Gorbacëv narra la storia dei molti popoli, con le loro culture e religioni, che sono confluiti nell'Unione Sovietica, i drammatici risvolti emersi quando Kruscev scelse di rendere pubblici i crimini di Stalin, quando il piccolo padre era ancora considerato un santo e infine la dissoluzione accelerata di un'unità nazionale schiacciata dal peso di interessi contrastanti.

Tutti questi eventi di portata storica gigantesca si intrecciano con la vita dell'uomo Gorbacëv, dall'infanzia rurale alle privazioni durante l'occupazione nazista, dall'università ai primi incarichi all'interno del PCUS e, naturalmente al matrimonio con Raisa, durato quasi mezzo secolo.

Se ogni vita è in sé un romanzo appassionante, poche vite possono, come quella di Michail Gorbacëv, raccontarsi adottando un punto di vista centrale e privilegiato all'interno di fatti storici che hanno cambiato la storia dell'umanità in modo irreversibile.