Tutto Sommato

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L'autobiografia di Gigi Proietti

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L'autobiografia è un passo quasi obbligato, quando si raggiungono i cinquant'anni di carriera nel mondo dello spettacolo, a qualsiati titolo. A differenza di qualche suo collega, però, Gigi Proietti ha davvero qualcosa da raccontare e soprattutto un modo irresistibile di raccontarlo, avvincendo il lettore e tenendolo incollato, pagina dopo pagina, a una storia che ha molto di cinematografico (ma nulla di inventato).

La storia personale, umana e professionale di Proietti è legata inscindibilmente alla sua Roma: la Roma del boom economico, protagonista rumorosa di molti dei film che hanno reso popolare un'intera generazione di attori e registi, ma soprattutto la Roma della battuta fulminea, che ti impedisce di prenderti troppo sul serio e ti aiuta a tenere i piedi per terra.

Partito con l'idea di fare musica e passato al teatro, nel quale trattava la parola come si trattano i fiati di un brano jazz, al doppiaggio e poi al cinema e agli spettacoli teatrali nei quali dà il meglio di sé, Gigi Proietti ha attraversato la cultura italiana popolare, ma anche quella cosiddetta "impegnata" e ha riassunto il suo viaggio in questo libro. All'inizio di tutto, incredibilmente, c'è un gioco, uno scherzo, quasi una scommessa: l'iscrizione a un corso di recitazione nel quale gli vengono proposti una serie di grandi nomi del teatro mondiale sui quali lavorare e che il giovanissimo Proietti non ha mai neanche sentito nominare.